Il Microbiota Intestinale e la Disbiosi
- Rosaria Ostuni
- 31 mar 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Per microbiota intestinale si intende la comunità di microorganismi che colonizza l’intestino umano. Questi sono rappresentati oltre che da batteri, anche da funghi e virus. Esso viene acquisito dopo la nascita, si modifica con lo sviluppo e permane durante tutta la vita (microflora “residente”).

Questa flora intestinale è detta “fisiologica” in quanto è in simbiosi con l’organismo.
La relazione tra l’organismo e il microbiota è detta simbiosi in quanto l’ospite fornisce al microbiota le sostanze nutritive e un microambiente adatto alla sua sopravvivenza. A sua volta il microbiota condiziona lo sviluppo anatomico, fisiologico e immunologico dell’ospite.
Questa simbiosi da cui traggono vantaggio sia l’organismo che la microflora viene detta eubiosi (= condizione di equilibrio e simbiosi tra una moltitudine di differenti specie di microrganismi e quindi presenza di una corretta flora batterica saprofita nell’intestino).
L’equilibrio tra i vari tipi di batteri è indispensabile per la salute. Quando questo equilibrio si rompe si parla di disbiosi.
La disbiosi è un’alterazione della fisiologica flora batterica che normalmente colonizza l’intestino e l’intero apparato gastroenterico.
Dunque, nell’intestino di ciascuno di noi vive abitualmente una grande quantità di batteri potenzialmente patogeni. In condizioni normali, però, questi ceppi non riescono mai a riprodursi in quantità tale da causare stati di malattie e ciò accade grazie al continuo lavoro di controllo messo in atto dai batteri probiotici, che sono i batteri responsabili della salute dell’uomo.
La malattia si verifica quando, per qualche ragione questo controllo viene meno e ai batteri patogeni viene improvvisamente data l’opportunità di appropriarsi di alcuni distretti dell’ecosistema uomo.[1]
Il fattore principale che determina disbiosi consiste in un impoverimento della quantità e della varietà delle specie batteriche.
Se vogliamo proteggerci dai batteri patogeni, il modo migliore è assicurarsi di possedere la più ampia varietà possibile di specie probiotiche nel nostro corpo.
Numerose sono le cause in grado di creare alterazioni della normale flora batterica intestinale:

Intolleranze alimentari
Regime alimentare scorretto
Alimenti di qualità scadente
Terapie antibiotiche
Scarso movimento
Eccessivo stress
La disbiosi intestinale non rappresenta una condizione patologica a sé stante, quanto piuttosto un fattore predisponente e di mantenimento di tutta una serie di patologie che sono a esse associate.
Le conseguenze dell’alterazione del microbiota intestinale sono:
Alterazioni delle funzioni fisiologiche
Cattivo assorbimento di nutrienti
Indebolimento delle funzioni immunitarie
Diarrea o stipsi
Infezioni con proliferazioni di funghi e batteri enteropatogeni
Malattie infiammatorie croniche
Quali sono i sintomi e i segni che devono indurre a sospettare l’esistenza di una disbiosi? La presenza di quattro o più dei seguenti sintomi dovrebbe far sospettare una disbiosi e suggerire l’esecuzione di un test del microbioma intestinale.
Gonfiore e flatulenza addominali che persistono più giorni alla settimana per la maggior parte del mese
Alternanza di stipsi e diarrea
Frequente presenza di muco nelle feci
Feci di consistenza troppo molle o troppo dura
Sensazione di non riuscire mai a liberare interamente l’intestino
Disturbi digestivi con intolleranza a diversi alimenti
Bruciori gastrici o addominali, talora associati a reflusso gastroesofageo
Alito cattivo
Sensazione di stanchezza, unita a irritabilità e depressione che non sono motivate da eventi esistenziali
Diagnosi di intestino Irritabile, Colon irritabile, malattie infiammatorie intestinali o SIBO
Diagnosi di malattie autoimmuni

È davvero utile e soprattutto salutare modificare il proprio stile di vita cercando di tenere conto anche del benessere/malessere dei batteri che vivono in simbiosi con il nostro organismo.
[1] “Microbioma intestino e salute, come prevenire, riconoscere e curare le disbiosi intestinali”, Fabio Piccini, Edizioni Lswr, 2018.
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