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Il Microbiota Intestinale e la Disbiosi

Per microbiota intestinale si intende la comunità di microorganismi che colonizza l’intestino umano. Questi sono rappresentati oltre che da batteri, anche da funghi e virus. Esso viene acquisito dopo la nascita, si modifica con lo sviluppo e permane durante tutta la vita (microflora “residente”).

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Questa flora intestinale è detta “fisiologica” in quanto è in simbiosi con l’organismo.

La relazione tra l’organismo e il microbiota è detta simbiosi in quanto l’ospite fornisce al microbiota le sostanze nutritive e un microambiente adatto alla sua sopravvivenza. A sua volta il microbiota condiziona lo sviluppo anatomico, fisiologico e immunologico dell’ospite.

Questa simbiosi da cui traggono vantaggio sia l’organismo che la microflora viene detta eubiosi (= condizione di equilibrio e simbiosi tra una moltitudine di differenti specie di microrganismi e quindi presenza di una corretta flora batterica saprofita nell’intestino).

L’equilibrio tra i vari tipi di batteri è indispensabile per la salute. Quando questo equilibrio si rompe si parla di disbiosi.

La disbiosi è un’alterazione della fisiologica flora batterica che normalmente colonizza l’intestino e l’intero apparato gastroenterico.

Dunque, nell’intestino di ciascuno di noi vive abitualmente una grande quantità di batteri potenzialmente patogeni. In condizioni normali, però, questi ceppi non riescono mai a riprodursi in quantità tale da causare stati di malattie e ciò accade grazie al continuo lavoro di controllo messo in atto dai batteri probiotici, che sono i batteri responsabili della salute dell’uomo.

La malattia si verifica quando, per qualche ragione questo controllo viene meno e ai batteri patogeni viene improvvisamente data l’opportunità di appropriarsi di alcuni distretti dell’ecosistema uomo.[1]

Il fattore principale che determina disbiosi consiste in un impoverimento della quantità e della varietà delle specie batteriche.

Se vogliamo proteggerci dai batteri patogeni, il modo migliore è assicurarsi di possedere la più ampia varietà possibile di specie probiotiche nel nostro corpo.

Numerose sono le cause in grado di creare alterazioni della normale flora batterica intestinale:

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  • Intolleranze alimentari

  • Regime alimentare scorretto

  • Alimenti di qualità scadente

  • Terapie antibiotiche

  • Scarso movimento

  • Eccessivo stress



La disbiosi intestinale non rappresenta una condizione patologica a sé stante, quanto piuttosto un fattore predisponente e di mantenimento di tutta una serie di patologie che sono a esse associate.

Le conseguenze dell’alterazione del microbiota intestinale sono:

  • Alterazioni delle funzioni fisiologiche

  • Cattivo assorbimento di nutrienti

  • Indebolimento delle funzioni immunitarie

  • Diarrea o stipsi

  • Infezioni con proliferazioni di funghi e batteri enteropatogeni

  • Malattie infiammatorie croniche

Quali sono i sintomi e i segni che devono indurre a sospettare l’esistenza di una disbiosi? La presenza di quattro o più dei seguenti sintomi dovrebbe far sospettare una disbiosi e suggerire l’esecuzione di un test del microbioma intestinale.

  • Gonfiore e flatulenza addominali che persistono più giorni alla settimana per la maggior parte del mese

  • Alternanza di stipsi e diarrea

  • Frequente presenza di muco nelle feci

  • Feci di consistenza troppo molle o troppo dura

  • Sensazione di non riuscire mai a liberare interamente l’intestino

  • Disturbi digestivi con intolleranza a diversi alimenti

  • Bruciori gastrici o addominali, talora associati a reflusso gastroesofageo

  • Alito cattivo

  • Sensazione di stanchezza, unita a irritabilità e depressione che non sono motivate da eventi esistenziali

  • Diagnosi di intestino Irritabile, Colon irritabile, malattie infiammatorie intestinali o SIBO

  • Diagnosi di malattie autoimmuni

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È davvero utile e soprattutto salutare modificare il proprio stile di vita cercando di tenere conto anche del benessere/malessere dei batteri che vivono in simbiosi con il nostro organismo.

[1] “Microbioma intestino e salute, come prevenire, riconoscere e curare le disbiosi intestinali”, Fabio Piccini, Edizioni Lswr, 2018.


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